A Brescia, presso il c.s.a. Magazzino 47, si terrà un'edizione assai particolare di quello che per convenzione e comodità definiamo Critical Wine, pur consci della conclusione della prima fase di tale progetto, almeno nella declinazione centralista iniziale, da cui hanno preso vita e forza numerose e poliedriche iniziative locali.
A
Brescia, Radio Onda d'Urto, in particolare, si è
contraddistinta a fianco del c.s.a. Magazzino 47 per aver subito
capito e sposato la potenzialità di quel progetto, anche
perché lo stesso ebbe tra i propri protagonisti un personaggio
dallo spessore culturale unico: Luigi Veronelli. Egli coniugò
in quell'esperienza il proprio sapere nel campo enogastronomico al
suo anarchismo- magari sui generis- ma di limpidezza intellettuale
ineccepibile. La radio fece da cassa di risonanza alla commistione
tra il “ribellismo” di quelli che Gino amava chiamare i
“giovani dei centri sociali” e la caparbietà
e la sapienza “dell'enogastroamante” milanese.
Ora, in collaborazione con “ i produttori e le produttrici consapevoli” di Mercato 47, prodotto pratico della stagione Critical Wine, ci si è impegnati nell'organizzazione di una tre giorni dal profilo particolarmente ambizioso. Oltre ai vignaioli saranno, appunto presenti i produttori di Mercato 47, quinquennale esperienza bresciana di consumo critico.
L'orizzonte è quello della possibilità di realizzare un circuito virtuoso tra la qualità della produzione e la qualità delle relazioni sociali.
Per la tracciabilità dell'origine e della trasformazione dei prodotti.
Per l'accorciamento della filiera produttiva.
Per il “prezzo sorgente”.
La volontà è quella di una difesa “pratica” della vita materiale che ci porta contro le logiche capitalistiche di un consumo irresponsabile e nocivo, indissolubilmente ancorato al profitto di pochi a scapito della salute di molti.
Consumare meno, più intelligentemente, privilegiando la qualità della produzione e non consegnandola forzatamente a sfere costose e di nicchia.
Per un'acquisizione dei saperi alla conquista dei sapori, in un circolo virtuoso produttore-consumatore.
Questi sono solo alcuni dei punti che ci videro protagonisti al fianco di Veronelli, in una splendida stagione di rottura rispetto all'estabilishment dell'enogastronomia corrente, accanto a Gino, coniugando la sua rivisitata radicalità all'entusiasmo disincantato di giovani conquistati alla causa dell'enogastronomia da barricata.
Sentiamo dunque l'imperativo di dedicare quest'evento ad un amico, fratello, compagno, capace di tenere i propri anni alla catena, contenendo il loro incedere con la gioia, l'estremismo, l'entusiasmo di chi si appassiona alle imprese titaniche. Un uomo, Veronelli, di cui abbiamo avuto la fortuna di conoscere, oltre all'enorme sapere, l'umanità e la generosità. Qualità che abbiamo apprezzato in modo particolare nel corso della sua collaborazione materiale - con l'invio di prestigiose bottiglie che hanno fatto la fortuna di splendide serate trascorse durante la festa estiva di Radio Onda d'Urto all'insegna del sapere divertito - ed effettiva - con la partecipazione settimanale in trasmissioni a tema oltre che con una disponibilità assoluta per qualsiasi intervento richiestogli.
Ricordiamo l'amore che Gino provava per la nostra emittente. Quanto la considerasse irrinunciabile nel panorama di un'informazione omologata e ne invidiasse la capacità d'essere estranea alle logiche servilistiche del “mercato mass-mediatico”.
Proprio la nostra storica radio, per restare ligia ai dettami che l'hanno sempre voluta indipendente ed autonoma lontana da qualsivoglia padrone e padrino, naviga tra impellenti difficoltà economiche. Questo è uno dei motivi per cui si è deciso di devolvere l'eventuale attivo della manifestazione a Radio Onda d'Urto, essendo certi d'incontrare la volontà anche di Gino, amante come noi di vini, terra, contadini/e ma, soprattutto.... di libertà.