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CHIAPAS: DIETRO IL PASSAMONTAGNAFri, 16 Nov 2007,
con la presenza di Francisco Esau Vazquez Mota, fondatore messicano di Promedios.
Dietro ogni passamontagna zapatista ci sono occhi attenti che scrutano il mondo dentro e fuori il Chiapas. Promedios è un’organizzazione composta da operatori di tutto il mondo che ha base a San Cristobal de las Casas la città messicana più vicina alle comunità autonome in resistenza, nate dopo la sollevazione degli indigeni del Sud-Est messicano avvenuta nel 1994. Attraverso il suo personale, composto anche da volontari, Promedios forma gli indigeni all’uso delle nuove tecnologie, come il computer, la fotocamera e la videocamera digitali. Promedios ha potuto organizzare questo tour in Italia grazie all'invito dell’Associazione Arci per i Diritti Umani Oltre Confine di Ferrara, unitamente al Tavolo Chiapas promosso dall’Assessorato allo Sviluppo e Cooperazione, e di cui fanno parte anche il Comune di Migliaro, il Comune di Portomaggiore, l’Associazione Tatawelo e l’Associazione Commercio Alternativo. SINOSSI DEI VIDEO PRESENTATI Zapatismo La vita delle donne in resistenza. 18 min. Messico, 2004. Lingua originale: tzeltal; sottotitoli: inglese, francese, italiano. Sin dal 1994 quando la “Legge rivoluzionaria delle donne zapatiste” fu resa pubblica, in tanti a livello internazionale si sono chiesti se veramente esiste un processo di trasformazione al interno del movimento zapatista. Il documentario “La vita delle donne in resistenza”, dà voce alle stesse donne zapatiste, le quali attraverso le loro testimonianze rispondono a tante delle domande fatte in questi anni. Il documentario ci permette di entrare nella quotidianità e negli spazi domestici per capire da dentro come si realizzano i cambiamenti in materia di genere nella società delle comunità indigene. Secondo le donne zapatiste, è necessario impegnarsi per ottenere altri cambiamenti.
La terra è di chi la lavora. 15 min. Messico, 2004. Lingua originale: Tzeltal e spagnolo; sottotitoli: inglese, francese, italiano. Bolom ajaw è una piccola comunità indigena zapatista localizzata nelle terre recuperate dal movimento zapatista. Nel 2004, una delegazione di rappresentanti del governo statale visita questa comunità per convincerli di abbandonare quel posto. Dietro questa proposta c’è il progetto di sviluppo economico denominato “Plan Puebla Panamá.” Il documentario racconta l’incontro tra i rappresentanti governativi e gli abitanti di Bolon ajaw, i quali spiegano che per loro la terra e la cultura non si vendono e nemmeno si possono privatizzare.
La lotta dell’acqua. 14 min. Messico, 2003 Lingua originale: Tzeltal e spagnolo; sottotitoli: inglese, francese, italiano. Sono tante le comunità indigene del Chiapas che non hanno accesso all’acqua corrente. “La lotta dell’acqua” racconta come le comunità zapatiste si organizzano per risolvere questo serio problema. La solidarietà internazionale ha sostenuto la formazione degli zapatisti affinché possano costruire i propri impianti d’acqua corrente. Gli abitanti delle comunità raccontano come questo tipo di progetto rafforzi la propria autonomia e aiuti a combattere malattie legate alla mancanza d’acqua. Inoltre, il documentario offre una riflessione sull’importanza di progetti di questo tipo come forma di resistenza contro il progetto di sviluppo economico progetti tipo il “Plan Puebla Panamá.”
L’orto di Zapata. 19 min. Messico, 2002 Lingua originale: Tzeltal e spagnolo; sottotitoli: inglese, francese, italiano. “L’orto di Zapata” racconta lo sviluppo di una nascente comunità zapatista, la quale cerca di sviluppare un modello organizzativo basato su tradizioni, lavoro collettivo, equità di genere e produzione. Alla base di tutto ciò c’è la convinzione di resistere alla globalizzazione dentro il contesto socio politico culturale del Messico.
Attualità messicana e popoli indigeni
Rompere l’Assedio. 47 min. Messico, 2006. Lingua originale: spagnolo; sottotitoli: inglese, francese, italiano, tedesco, portuguese.
Nel maggio del 2006 il Governo messicano reprime con inaudita violenza il Fronte Popolare di Difesa della Terra di San Salvador Atenco, per aver solidarizzato con i contadini della regione che rivendicavano il diritto di vendere fiori in un mercato. “Rompere l’Assedio” denuncia le violazioni dei diritti umani da parte dalla polizia nazionale e statale ai danni della popolazione civile vittima d’aggressioni, torture e violenze sessuali. Il documentario analizza, inoltre, la strategia dei mass media, responsabili di creare un clima di paura attraverso un recinto informativo sui fatti accaduti. Tutto ciò nel contesto della campagna elettorale presidenziale in Messico. SCHEDA DI PROMEDIOS Promedios è un progetto che dal 1998 lavora sulla formazione degli indigeni zapatisti (Chiapas, Messico) nell’area della video documentazione. Dopo 9 anni, le persone formate hanno prodotto circa 20 video documentari che raccontano la vita e la lotta delle comunità zapatiste. L’idea iniziale del progetto di Promedios era quella di formare videodocumentaristi scelti tra un gruppo di compagni e compagne delle cinque regione in cui è diviso il territorio zapatista. Il ruolo di Promedios era di tenere i corsi e di fornire l’attrezzatura necessaria (videocamere, sistemi di montaggio non lineare, nastri, ecc). Da parte loro le comunità indigene dovevano scegliere i videocomunicatori, i quali, una volta dominata la materia, avrebbero formato altri compagni zapatisti. In questo modo, le comunità sarebbero state autonome nel realizzare i propri documentari, e capaci di formare altri compagni e compagne. Così, nell’ 1997, dopo una serie d’incontri tra professionisti della videoproduzione e leader indigeni del Chiapas, comincia il Chiapas Media Project (CMP). Poiché il clima politico in Chiapas non era propriamente sicuro, solo nel 2001 il CMP si costituisce legalmente in Messico e viene registrato come Promedios de Comunicación Comunitaria A.C. Ogni persona che fa parte di questi gruppi di comunicazione è nominata in assemblea, quindi, il suo lavoro e i temi dei documentari sono il risultato di una decisione, di un bisogno collettivo. Con l’avanzare dell’autonomia zapatista , il progetto di comunicazione si é sviluppato in maniera tale che oggi il video non solo serve a registrare le aggressioni, ma anche a raccontarsi tra di loro, cioè tra le stesse comunità zapatiste e al mondo esterno attraverso le immagini, i progetti zapatisti di educazione, salute, produzione, tecnologia appropriata. Tutto questo é possibile grazie all’ impegno delle comunità di avere un progetto di comunicazione vero e non solo videodocumentari che parlano di loro. In questo senso, Promedios fornisce solo l’attrezzatura ed il sapere affinché le comunità accedano e decidano come usare i media. Dopo 9 anni, i comunicatori regionali sono capaci non solo di produrre i videodocumentari (registrare, montare e occuparsi della postproduzione) ma di formare altri nuovi compagni e compagne. Dal 2002 non solo lavorano con il video, ma hanno cominciato a utilizare internet. Dal 2004 i Caracoles di Roberto Barrios, Oventic, Garrucha e Morelia hanno già un centro di comunicazione regionale, dove i comunicadores fanno il loro lavoro senza il bisogno di andare a San Cristobal a utilizzare il computer per fare il montaggio dei documentari. Questi centri forniscono il servizio internet a i villaggi della zona, villaggi dove non c’è neanche una linea telefonica. Internet viene usato anche dalla Junta de buen gobierno per svolgere il proprio lavoro. Una parte importante del progetto è la diffusione dei documentari prodotti sia da parte di Promedios che dei comunicadores zapatisti. Essendo produzioni indipendenti non è semplice trovare dei canali per diffonderli, in questa maniera diventano importanti le reti di sostegno alla lotta zapatista e i film festival internazionali che aprono spazi per la produzione indipendente. Per le comunità indigene, ogni proiezione diventa un’opportunità di raccontare la sua maniera de vivere, d’organizzarsi, di lottare, di costruire una società diversa. Attraverso i diversi spazi di proiezione si pensa che il lavoro realizzato da parte dei comunidadores comunitari sia accessibile a un numero stimato di 30.000 persone, tra cui studenti universitari, professionisti, indigeni e contadini messicani e di tutto il mondo. Ogni anno si realizzano due stagioni di proiezioni negli Stati Uniti dentro diverse Università. Inoltre si partecipa in diversi festival nazionali ed internazionali de cinema e video documentario indipendente; questo tipo di partecipazione ci permette raggiungere un pubblico ancora più ampio. Nel 2006 Promedios ha partecipato ai seguenti film festival: VII Festival de Cine y Video de los Pueblos Indígenas, Oaxaca, Messico; e il Cinesul 2006 de Rio de Janerio, Brasile. Inoltre, Promedios, assieme alla sua filiale francese e alla Cooperativa francese “co-erances” hanno organizzato un tour per sotto il nome di “L’oeil des zapatiste”, in cui sono stati proiettai cinque documentari in diversi cinema in tutto il territorio francese. Nel 2007, Promedios ha partecipato nel film festival della Scuola Nazional di Antropologia e Storia (ENAH) a Città del Messico. In primavera ha partecipato a diverse iniziative tenute nei Paesi Baschi e a Barcellona, oltre a una breve visita a Napoli per partecipare all’iniziativa “I colori del rosa. Giornata d’interculturalità a Napoli” e a una serata nel Centro Sociale Ska. Uno degli obiettivi del lavoro annuale di Promedios e delle comunità zapatiste è la diffusione e promozione del loro lavoro al di fuori del Messico. A questo scopo, sin dall’anno scorso, Promedios ha cominciato a tradurre i diversi documentari in lingua italiana. Ad ora, ci sono 8 documentari in versione italiana. Per Promedios e per le comunità, le proiezioni sono una maniera in cui gli stessi zapatisti comunicano con il resto del mondo; è la maniera più diretta per avvicinare alla sua realtà, persone che altrimenti non hanno la possibilità di conoscerli personalmente. Attraverso le immagini girate esclusivamente da parte degli indigeni stessi, è possibile entrare in un mondo a cui altrimenti è difficile d’accedere con una videocamera in mano. Sin dall’inizio del progetto, Promedios non ha mai smesso di lavorare sulla documentazione della realtà sociale de altri popoli indigeni messicani. Adesso ha 8 documentari che raccontano la situazione dei popoli indigeni negli stati di Guerriero, Baja California e Sonora. Il lavoro di diffusione per Promedios in Italia fa parte di una campagna a livello internazionale per creare una rete di diffusione e distribuzione che eventualmente permetta al progetto di sostenersi con la vendita dei documentari. Attualmente, Promedios ha una rete di distribuzione a livello nazionale negli Stati Uniti e in Francia; e in un livello minore, in Germania. Il tour di proiezioni ha lo scopo di intraprendere e di diffondere un avvicinamento con le diverse realtà presenti sul territorio italiano interessate a divulgare i documentari prodotti dalle comunità zapatiste. |