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17 dic 2005: III giornata CAROVITA DAY
Tue, 20 Dec 2005
DAL 17 AL 23 DICEMBRE In questi giorni è in corso in più di cento città italiane la mobilitazione per portare avanti la vertenza nei confronti della Grande Distribuzione Organizzata a cui si chiede una riduzione dei prezzi del 50% durante la quarta settimana di ogni mese, su un paniere di 50 prodotti di largo consumo. La crescita esponenziale e generalizzata dei costi cominciata con l’introduzione dell’euro, il mancato adeguamento di salari e pensioni, la privatizzazione dei beni pubblici e l’aumento dei costi dei servizi, la precarizzazione del mercato del lavoro che implica una discontinuità di reddito senza ammortizzatori sociali, stanno creando una situazione di sempre più marcato disagio sociale, un malessere diffuso e tangibile che si evidenzia nel momento della spesa, soprattutto durante la quarta settimana di ogni mese, quando lo stipendio (per chi ce l’ha ancora) è ormai finito e ci si scontra con l’impossibilità di far fronte alle spese rimaste. Inoltre in questo periodo la speculazione del periodo natalizio, oltre che salari, stipendi e pensioni, si sta mangiando anche la tredicesima (di chi ancora ne beneficia). A FINE STIPENDIO AVANZA ANCORA TROPPO MESE È necessario pertanto estendere e rafforzare la lotta con iniziative di sciopero, dissuasione e boicottaggio della spesa. Le prime due giornate di mobilitazione del 5 e 26 novembre hanno prodotto già alcuni risultati, con l'ottenimento in ambito locale di sconti nei giorni delle mobilitazioni. Hanno consentito inoltre di pervenire ad un primo importante accordo con la COOP nazionale. Il resto della Grande Distribuzione organizzata, però, continua a sottrarsi al confronto e alla trattativa. Così anche la catena commerciale Esselunga, la quale pubblicizza sconti ad effetto su alcuni prodotti civetta con il solo obbiettivo di attirare la clientela, non certo per venire incontro alle reali esigenze dei consumatori e alle enormi difficoltà causate alla popolazione meno abbiente dal caro vita e dalla diffusa precarietà di reddito. Esselunga inoltre, mentre cerca di costruirsi una facciata pubblicitaria fatta di buon cuore, fondi alla ricerca e donazioni a organizzazioni no profit, in realtà eccelle nella Grande Distribuzione Organizzata quanto all'utilizzo di contratti di lavoro precario (interinali, tempi determinati, part time...), alla reiterazione di comportamenti antisindacali (fino al licenziamento di numerosi rappresentanti dei lavoratori), all'arroganza ed al controllo esasperato nei confronti del personale, al mancato rispetto dei diritti dei lavoratori in termini di turni, di salute e sicurezza sul lavoro, all'imposizione di una flessibilità assoluta in nome del profitto aziendale. Anche nei confronti dei fornitori sappiamo esserci stati comportamenti scorretti, in particolare verso quei i piccoli produttori agricoli che forniscono i prodotti biologici dalla cui distribuzione SLUNGA trae grandi profitti in termini di immagine e guadagni. Chiediamo che Esselunga istituisca a partire da oggi e fino al 23 dicembre uno sconto del 50% su un paniere effettivo di prodotti alimentari e no-food essenziali. Per il nostro reddito dentro e fuori i luoghi di lavoro. Per i nostri diritti e per condizioni di lavoro e retribuzioni dignitose. Per la riduzione dei prezzi. Costruiamo un forte movimento di massa e popolare con la costituzione in ogni luogo dei “Comitati per la Quarta Settimana”. |