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18 aprile 09: Sicuri dei nostri diritti contro la loro “sicurezza”
Mon, 20 Apr 2009
In questo momento di grande difficoltà per tutti/e noi, il governo nazionale e cittadino non trovano di meglio da fare che investire tempo e risorse in norme senza senso, mirate esclusivamente ad essere utilizzate in modo arbitrario e discrezionale contro migranti, giovani, poveri...
Nel nome della sicurezza, del decoro urbano e della lotta al degrado spingono l’ossessione securitaria fino alla proibizione dei comportamenti più innocui di coloro che vogliono vivere le vie, le piazze e i parchi pubblici mangiando un panino, bevendo una birra, giocando o solo sedendosi su una panchina. Usano la paura come principale fonte di consenso, per la salvaguardia dei loro interessi e privilegi. Promulgano leggi razziali che rendono ancora più ricattabili e precari i migranti, minando alla base la sicurezza sociale di tutte e tutti.
Ci raccontano che sono gli immigrati il vero problema italiano, il pericolo pubblico del nostro paese. Ma noi non siamo disposti a crede che 4 pakistani che mangiano in un parco siano più pericolosi di un esercito di banchieri ed imprenditori dediti alla finanza creativa. È inaccettabile che lo Stato si prodighi senza sosta nella caccia al clandestino, mentre restano sempre impuniti dirigenti e sponsor politici di aziende come la Impregilo, costruttrice dell'ospedale crollato a L'Aquila. Riteniamo indegno definire emergenza 40-50 mila immigrati irregolari in un anno di fronte a 1300 morti sul lavoro all'anno, quasi 2 milioni di disoccupati e 3 milioni di precari.
Facciamo appello a tutti e tutte perché Brescia e provincia non siano il laboratorio della paura, del controllo sociale, del razzismo.
Per una riappropriazione ed un uso comune dei beni pubblici Per un reddito e un lavoro sicuro Per una cittadinanza universale Contro le prigioni etniche dette CIE o CPT
Le nostre vite valgono più dei loro profitti, la crisi...facciamogliela pagare
Kollettivo Studenti in lotta - C.S. Magazzino 47 - Associazione Diritti per tutti - Confederazione Cobas SLO (studenti lavoratori organizzati) - Radio Onda d’Urto - Sinistra Critica - Centro Sociale 28 maggio SdL Intercategoriale - Rete antifascista provinciale - Kollettivo culturale Basso Garda
Rassegna StampaGiornale di Brescia - 19/04/09Politica di sicurezza Centri sociali in piazza
«Gli immigrati non sono un pericolo»
«Sicuri dei nostri diritti contro la loro sicurezza». Sono solo alcuni degli slogan che si potevano sentire ieri pomeriggio a Piazza Rovetta, durante una manifestazione organizzata da tutta la sinistra estrema per affermare «con determinazione e convinzione che libertà, giustizia sociale, dignità e diritti devono essere per tutti e per tutte». Ad animare il corteo Kollettivo Studenti in lotta, Centro Sociale Magazzino 47, Associazione Diritti per tutti, Confederazione Cobas Slo (Studenti lavoratori organizzati), Radio Onda d’Urto, Sinistra Critica, Centro Sociale 28 Maggio, Rete antifascista provinciale e Collettivo culturale Basso Garda. Una folla di qualche centinaio di persone, “molto” multietnica, si è snodata da Piazza Rovetta lungo via Capriolo e poi per le vie del centro storico cittadino. «Ogni giorno ministri, partiti politici e sindaci - ha spiegato col megafono uno degli organizzatori - ci raccontano che sono gli immigrati il vero problema italiano, il pericolo pubblico del nostro Paese. Usano la paura come principale fonte di voti e di consensi, come strumento privilegiato di comando sulla società e di salvaguardia dei propri interessi e privilegi». Nel mirino dei manifestanti «leggi razziali che rendono ancora più ricattabili e precari i migranti, colpendo anche la sicurezza sociale di tutte e tutti. Hanno questo effetto la legge Bossi-Fini, il pacchetto sicurezza, l’esclusione dei non italiani residenti da bonus e ammortizzatori sociali, la trasformazione della clandestinità in reato, l’obbligo dei medici di denunciare chi non ha il permesso di soggiorno, il divieto di iscrivere all’anagrafe i neonati figli di genitori senza il permesso di soggiorno, il prolungamento a sei mesi della detenzione degli immigrati irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie)». Critiche dai gruppi in piazza anche nei confronti dell’Amministrazione cittadina. «La Giunta Paroli - Rolfi toglie le panchine da piazza Rovetta, mette divieti ovunque (anche contro il diritto a manifestare), annuncia la costruzione di un Cie, tutto questo nel nome della sicurezza, del decoro urbano, della lotta al degrado». f. alb. Brescia Oggi - 19/04/09 LA MANIFESTAZIONE. Erano decisi a tornare in corso Zanardelli e si è rischiato. Ma gli agenti sono stati concilianti
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