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spazio liberato, aperto al pensiero critico, che produce conflitto, socialità alternativa e sapere autonomo
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1 maggio 2004 maydayparade
Fri, 10 Jun 2005
Precar* e cognitar* d'Europa uniamoci! C'è un mondo di diritti per cui lottare - continuità di reddito maternità e vacanze pagate - accesso a casa, amore e conoscenza - la cultura è libera condivisione - cooperiamo alla nuova scienza! ... 1 MAGGIO 04 EUROMAYDAY ! MILANO - BARCELONA Il
primo maggio la MAYDAY PARADE attraversa le strade di Milano, come di
Barcellona e di altre città europee, perché europei sono non solo i governi
dell’Unione, il mercato e le imprese, ma anche la condizione precaria e il movimento
che vi si oppone. MAYDAY
è la festa dei precari e delle precarie che negli ultimi tre anni a Milano ha
visto crescere da 5mila a 50mila il numero dei partecipanti. E’ un grande e
gioioso momento di visibilità e condivisione di bisogni e desideri dei molti
che oggi vivono e lavorano in equilibrio precario. Bambini e adulti a piedi e
in bicicletta, carri musicali, carri carnevaleschi e allegorici, giocolieri di
lavori e contorsionisti della flessibilità. Per festeggiare il giorno di festa
globale dei lavoratori/trici, per esprimere tutti insieme rabbia e gioia, amore
e lotta per i diritti fondamentali di tutt*, contro la crescente esclusione
sociale di una generazione e della società intera dai servizi sociali di base,
dal reddito, da condizioni salariali e di lavoro dignitose. Siamo lavoratori delle grandi
catene commerciali, delle cooperative a/sociali, siamo operai e disoccupate,
studenti e lavoratrici in nero, lavoratori dell’immaginario, dell’informazione
e della comunicazione. Ci chiamano interinali, co.co.co., prestatori d'opera,
parasubordinati. Se siamo anche migranti siamo
cittadini/e a tempo determinato, legati al filo sottile di un contratto di
soggiorno. Siamo I
PRECARI: donne e uomini senza un lavoro "fisso" a tempo indeterminato
e senza un quadro di tutele certe. Siamo sempre più numeros*, siamo ormai la
normalità sociale del lavoro. Per noi diritti e reddito, dignità, tempo e futuro
somigliano a lussi inaccessibili, come il progettare una vita affettiva, avere
figli, fare una vacanza la prossima estate. E domani, senza il versamento dei
contributi che non ci spettano, non avremo una pensione.
PRECARIETA' e' la condizione che
viviamo quotidianamente. Vogliamo invece SICUREZZA, il riconoscimento dei
diritti/bisogni fondamentali di ciascuna/o. Vogliamo accesso diretto al
reddito per tutti/e, svincolato dalla precarietà dell'occupazione, per una vita
dignitosa e perché, nella formazione, nelle relazioni, nel consumo, siamo e
produciamo ricchezza sociale anche quando non siamo al lavoro. Vogliamo salari adeguati al
costo della vita, contributi
sociali e ferie pagate, maggiorazioni di straordinario, limitazione del lavoro
notturno e festivo e delle turnazioni selvagge. Vogliamo accesso al credito e
alla possibilità del mutuo: educazione, casa, salute, trasporti pubblici.
Accesso libero ai mezzi di comunicazione e alla formazione. Vogliamo poter autorganizzare
sindacati per i lavoratori temporanei e flessibili, la fine delle
discriminazioni di salario e sindacalizzazione tra lavoratori part-time e
full-time, interni ed esterni, uomini e donne, gialli e neri, giovani e
anziani, alti e bassi, biondi e castani... Diciamo no alle leggi xenofobe e
di deportazione di massa che in tutta Europa stanno negando la libera
circolazione delle persone di ogni colore, cultura e provenienza. Diciamo no alla legge 30/Biagi,
che introduce ben trentuno tipologie di contratto di lavoro atipico, attuando
la teoria della flessibilità infinita delle vite di donne e uomini nel nome
delle sacre esigenze del mercato e della produzione. Diciamo no a tutte le guerre,
cominciando da quella in Iraq e vogliamo l'immediato ritiro delle truppe
d'occupazione. Vogliamo che 1 Maggio 2004 sia anche giornata
del trasporto gratuito: per denunciare i prezzi inaccettabili dei trasporti pubblici, per
praticare concretamente e pubblicamente il diritto al reddito, per poter andare
al mayday di Milano in tantissim*. Perché la democrazia non sta in televisione
e non vuole spettatori, democrazia è spazio aperto di partecipazione ed
espressione per tutt*. Il
primo maggio adottiamo il treno di linea che viene con noi a Milano.
L’appuntamento in stazione a Brescia è a mezzogiorno. Per essere al mayday alle 15, a
Porta Ticinese a Milano. ... Se non ora quando? Se non
qui dove? Se non tu chi? Non mancare! |