Non accettiamo i divieti contenuti nel nuovo regolamento di polizia urbana di Brescia, e li violiamo oggi con un pic-nic ed una partita di calcio illegali. Contro chi vuole costruire un modello di città fondato sui divieti e sulla limitazione-negazione delle libertà individuali e collettive. Ci opponiamo a norme senza senso, mirate esclusivamente ad essere utilizzate in modo arbitrario e discrezionale contro migranti, giovani non omologati, poveri...

Per una riappropriazione ed un uso degli spazi verdi e pubblici per la soddisfazione di bisogni di aggregazione e socialità.

Nel nome della sicurezza, del decoro urbano e della lotta al degrado l’amministrazione Paroli-Rolfi toglie le panchine da piazza Rovetta, vieta di mangiare e giocare nei parchi o per le vie del centro, limita le manifestazioni pubbliche. Ci raccontano che sono gli immigrati il vero problema italiano, il pericolo pubblico del nostro paese. Usano la paura come principale fonte di consenso, per la salvaguardia dei loro interessi e privilegi. Promulgano leggi razziali che rendono ancora più ricattabili e precari i migranti, colpendo la sicurezza sociale di tutte e tutti. Spingono l’ossessione securitaria fino alla proibizione dei comportamenti più innocui di coloro che vogliono vivere le vie, le piazze e i parchi pubblici mangiando un panino, bevendo una birra, giocando o solo sedendosi su una panchina. Facciamo appello a tutti e tutte perché Brescia e provincia non siano il laboratorio della paura, del controllo sociale, del razzismo.

Sicuri dei nostri diritti contro la loro “sicurezza”

Per costruire insieme una grande mobilitazione e una grande anifestazione

sabato 18 aprile 2009