![]() |
![]() |
spazio liberato, aperto al pensiero critico, che produce conflitto, socialità alternativa e sapere autonomo
|
|||||||||||
|
|||||||||||||
|
14 mar 09: NON ACCETTIAMO LEZIONI DI CIVILTĄ DA QUESTA GIUNTA
Sat, 14 Mar 2009
Gli/le attivist* del Magazzino 47 respingono al mittente le accuse che sono arrivate da parte della giunta comunale di Brescia a seguito dell'azione, da noi rivendicata, di mostrare alla città volti di donne che nella loro vita non hanno accettato i diktat dei potenti e si sono ribellate allo status quo. Forse Labolani e compagnia preferivano i corpi nudi commercializzati dalla pubblicità, invece hanno trovato Leila Khaled con il fucile in spalla. Forse preferivano il salotto bianco e pulito dello shopping d'élite e invece hanno trovato la partigiana antifascista Ada Gobetti. I volti cancellati erano quelli delle donne che la storia vuole negare, dimenticare, riscrivere: sono i volti di quelle donne che non possono essere strumentalizzate dalle loro politiche securitarie. Politiche che sfruttano cinicamente la violenza maschile per giustificare la militarizzazione delle città, appaltandola ai razzisti delle ronde.
Gli/le attivist* di Magazzino 47 respingono al mittente le accuse di essere incivili: barbari sono loro, che brindano sulle macerie dei campi rom sgomberati manu militari. Illegali sono loro, che insistono nel tentativo discriminatorio di escludere i bimbi dal bonus bebé perché nati da genitori stranieri, contro le leggi nazionali e internazionali.
Incivili sono loro che invitano i militanti "più responsabili" del Magazzino a prendere le distanze, come invitano cittadini e cittadine a diventare delatori e denunciare i vicini di casa, distruggendo in questo modo il tessuto sociale cittadino e diffondendo la cultura del sospetto. Incivile è questa giunta che vuole rendere la città asettica: vieta i picnic, le altalene, i giochi di qualunque tipo, colpisce l'accattonaggio, si accanisce contro chi rovista nei cassonetti, toglie le panchine perché creano socialità.
Incivili sono loro che sprecano 100 mila euro dei soldi comuni per mettere a lustro la città vetrina mentre non muovono un dito per i suoi abitanti che faticano ad arrivare alla fine del mese. Ipocrita è l'assessore Labolani che dimentica la propria “iniziativa scriteriata” di chiudere la biblioludoteca ai bambini del quartiere Carmine: ci chiediamo chi sia il vero “teppista”.
Incivile è questa giunta che reprime qualsiasi tipo di partecipazione alla vita collettiva: ci sottraggono spazi e servizi, oscurano i manifesti (ma non quelli della Lega), attaccano i writers togliendoci una delle forme storicamente più diffuse di comunicazione orizzontale. Incivile è questo governo che nega ogni forma di espressione politica: vieta i cortei nel centro città, rende impossibile l'esercizio del diritto di sciopero e reprime con ammende e sanzione qualsiasi forma di dissenso.
Criminali sono loro che rendono la città insicura perché svuotata dopo l'orario di chiusura dei negozi. Criminali sono loro che delegano qualsiasi forma di aggregazione ai luoghi del consumo e colpiscono chi vive le strade e le piazze come luogo di incontro creando così una città da paura.
La città fa paura, perché hanno creato un clima di odio e di sospetto verso chi abbiamo accanto, attuando le stesse politiche liberticide che a livello nazionale ci impone il pacchetto sicurezza. La gente a Brescia non cammina guardandosi negli occhi, ma fissando i propri piedi o le vetrine sfavillanti. La città è povera, perché loro l’hanno svuotata di tutte le relazioni che l’arricchivano. La città si sta ammalando, perché loro colpiscono tutte le istanze e le forme di conflitto che l’attraversavano rendendola viva. La città è schizofrenica, perché vive dello scambio con chi arriva qui da ogni parte del mondo, mentre i 4 gatti che ci sono in giunta si ostinano a negare questa dimensione di multiculturalità e continuano a dipingere come nostro nemico chi vive tutti i giorni accanto a noi e come noi cerca di sopravvivere al baratro di povertà in cui le banche e i governi ci stanno gettando. La città è offesa non perché i muri sono pieni di storia, ma perché i banchi di palazzo Loggia sono occupati da "ex" fascisti che la vorrebbero riscrivere; ma la città non dimentica e la strage fascista e di stato di piazza della loggia è ancora una ferita aperta.
Noi questa città l’abbiamo sempre attraversata con le nostre lotte e continueremo a farlo.Non rappresentiamo nessuno, perché non abbiamo mai creduto nella rappresentanza: non miriamo a occupare sedie ne tanto meno siamo disposti a farci rappresentare. La nostra risposta sarà sempre quella di scendere in piazza per rivendicare diritti sfidando i deliranti divieti che giunta e Governo ci impongono.
Gli/Le attivist* di C.S.A.Magazzino47 (grazie alla giunta per la polemica che ci ha permesso d'avere l'attenzione che non ci avrebbero mai concesso!) P.S.: al magazzino non ci sono responsabili. P.S.2: per chi sostiene che erano concentrate solo in alcune vie della città, se ci date una mano ne facciamo volentieri altre! |