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sab 31 gen: SICUREZZA DA PAURA
Sun, 25 Jan 2009
E’ in corso in Senato la discussione del “Pacchetto sicurezza” (DdL 733), che provocherà una grande trasformazione del quadro normativo italiano, già fortemente repressivo e discrezionale nel suo impianto. Questo è solo l’ultimo passo di un disegno politicoesplicitamente fondato su misure segregazioniste e razziste che ha portato, attraverso una serie di leggi, ad un crescente restringimento delle libertà di tutte e tutti, tramite la criminalizzazione del dissenso e dei migranti. Se il pacchetto sarà approvato, chi è senza permesso di soggiorno rischia di essere denunciato dal medico se va al Pronto Soccorso, non potrà più riconoscere i figli e le figlie, sposarsi ed inviare i soldi a casa. Il Ddl introduce inoltre: la detenzione nei CIE (ex CPT) fino a 18 mesi; una tassa sempre più alta per la richiesta o il rinnovo del permesso di soggiorno; controlli ancora più stretti per acquisire la cittadinanza; il reato di ingresso e soggiorno illegale nello Stato. L’obbligo di dimostrare l’idoneità alloggiativa per ottenere l’iscrizione anagrafica non colpisce solo migranti, senzatetto, occupanti di casa e ma anche chi non po' permettersi un’abitazione “idonea”. Le norme anti-graffito e l’inasprimentodelle norme per il reato di danneggiamento, colpiscono tutti i cittadini e le cittadine che non si adeguano alla retorica del “decoro urbano”. Questo delirio securitario esplode mentre i governi decidono di sostenere le aziende e le banche in difficoltà, invece di pensare a nuove politiche sociali di sostegno alla cittadinanza colpita dalla crisi. Scaricando, tra l’altro, tutto il lavoro di cura sulle donne: in quest’ottica, l’unica immigrazione che sembra accettata è quella delle “badanti”. Ai prefetti e ai sindaci vengono attribuiti nuovi poteri da sceriffo, mentre il Ddl Carfagna criminalizza e stigmatizza le persone prostituite, imponendo norme di comportamento a tutte e tutti. E la giunta bresciana non è da meno: da una parte regala 400mila euro ai privati per installare sistemi di sorveglianza, incrementa gli straordinari dei vigili urbani per vessare senza sosta migranti e prostitute e promulga ordinanze liberticide e illegittime. Dall'altra chiude servizi e spazi che possono favorire l'integrazione come la biblioludoteca del carmine e lo sportello migranti, fomenta l'odio e la discriminazione con misure inaccettabili come quella del bonus bebe esclusivo per i soli figli di italiani. Dietro la loro sicurezza si nasconde la volontà di non affrontare la precarietà di vita che coinvolge tutte e tutti noi: il razzismo e la paura vengono usati per farci rassegnare a queste condizioni e farci restare chiuse e chiusi in casa e nei nostri luoghi di lavoro. La loro soluzione alla crisi è il governo della paura. La risposta sarà un grido di rabbia e libertà: NON ACCETTIAMO LA SOCIETA’ DEL RAZZISMO, DELLO SFRUTTAMENTO E DEL CONTROLLO! Contro il Pacchetto sicurezza e il modello di società che propone Per l’abolizione immediata della legge Bossi-Fini e per la regolarizzazione di tutte e tutti Contro il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro Contro la criminalizzazione di chi fugge da guerre e persecuzioni Contro la militarizzazione dei confini, delle città e delle strade Contro l’ansia e la paura in cui vorrebbero farci vivere Per una cittadinanza che garantisca i diritti fondamentali e la libertà di scelta e di movimento SABATO 31 GENNAIO presidio itinerante dalle 15:00 inPiazza della Loggia NOI NON ABBIAMO PAURA!
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