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02 feb 08: PRESIDIO ANTIFASCISTA PER UNA MEMORIA ATTIVA
Wed, 06 Feb 2008
13 ANNI DI INDAGINI... ...NESSUNA GIUSTIZIA
Anche l’ultimo processo legato alle grandi stragi si sta chiudendo, dopo 34 anni dall’eccidio e 13 anni d'indagini. Con l’udienza di giovedì 31 gennaio si è infatti aperto l’ultimo troncone del procedimento per la strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974. Di una cosa siamo sicuri: non renderà giustizia a nessuno, né ai familiari delle vittime, né a tutti i morti per mano fascista, né a coloro che ancora oggi si oppongono a tutte le derive reazionarie. Emblematico è il caso della strage di piazza Fontana: sette processi non hanno accertato alcunché (a parte il “malore attivo” di Pinelli) e, umiliazione finale, le spese processuali dell'ultimo sono state poste a carico dei familiari delle vittime che si erano costituti parti civili. Ma a qualcosa servono questo tipo di processi: ancora una volta, inequivocabilmente, ci dimostrano la natura di quelle stragi, la loro origine, il loro significato politico. Perché se di stragi fasciste e di Stato si è trattato, ciò che si voleva colpire era il corpo sociale dal quale provenivano le lotte, che dai luoghi di lavoro, dalle scuole, dai territori metropolitani contestavano e attaccavano gli interessi del capitale. Diffondere terrore, per stroncare ogni opposizione. E la responsabilità politica di questo ricade in pieno sullo Stato nel suo complesso, e su chi, allora, aveva tutto l’interesse affinché le diverse forme di autorganizzazione sociale smettessero di mettere in discussione questo sistema di sfruttamento.
Diffondere terrore e stroncare ogni opposizione è ciò che avviene anche oggi. Intere categorie divengono bersaglio di campagne mediatiche e repressive, volte ad individuare il “nemico” sul quale concentrare l’attenzione di tutti, per distoglierla così dai veri problemi e contraddizioni che questo governo - di finta sinistra - certo non è in grado (e non vuole nemmeno) risolvere. Immigrati, Rom, pericolosi terroristi, ultras: LORO sono il problema. E ciò passa anche tramite la diffusione di un pensiero xenofobo e razzista: terreno fertile per la destra neofascista. Protagonisti di questa strategia entrambi gli schieramenti parlamentari: il “pacchetto sicurezza” altro non è che la materializzazione di una nuova logica di controllo sociale da parte delle istituzioni, la creazione di nuovi capri espiatori, per nascondere i veri problemi economici e sociali di oggi. E’ nel pacchetto sicurezza che si definiscono i nuovi confini della devianza che preparano la strada ad una progressiva criminalizzazione della società e del dissenso, una “strategia della paura” ormai intollerabile. È così che i gruppi dell’estrema destra cavalcano questa psicosi securitaria, ponendosi (e non potrebbero fare altro…) all’interno di questa logica, divenendone il braccio armato: dalle aggressioni a compagni e immigrati, ai pestaggi degli omosessuali, alle molotov contro i campi Rom…
La lotta al fascismo dev’essere coniugata alla critica della società nella quale viviamo, con tutti i mezzi e le risposte che l’intelligenza collettiva saprà individuare. Togliere agibilità politica ai fascisti è un buon punto di partenza, per scardinare le logiche che vedono nel “diverso” il capro espiatorio da colpire. Per questo, come già in passato, ci indigna la presenza nelle piazze della nostra città - già colpita dalla violenza fascista e dello Stato - di gruppuscoli come Forza Nuova, con i loro vecchi arnesi di purezza razziale, odio contro gli immigrati e tutto ciò che è diverso. “L’antifascismo non si delega”: non è un semplice slogan, ma è ciò che ci insegna la storia, passata e recente. Troppo spesso i fascisti sono stati assoldati e protetti dallo stato “democratico”, che li ha usati e li usa come manovalanza da scagliare contro i suoi oppositori politici e sociali. Dunque, non sarà di certo lo stato a mettere fine alle violenze!
SABATO 2 FEBBRAIO – ORE 15,00 - PIAZZA DELLA LOGGIA PRESIDIO ANTIFASCISTA PER UNA MEMORIA ATTIVA c.s.a. Magazzino 47 - Collettivo Studenti in Lotta - Radio Onda d’Urto - Individualità Anarchiche Confederazione cobas Brescia - Associazione Sinistra Critica Brescia
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