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12 mag 07: Per i diritti e la libertą dei migranti
Wed, 09 May 2007
La vita e la libertà di molte migliaia di migranti sono quotidianamente negate da leggi
nazionali e regionali razziste. La legge Bossi-Fini, che lega il rinnovo del permesso di soggiorno a un contratto di lavoro ha reso ancora più evidente quello che era chiaro già da tempo: i migranti non sono considerati persone, soggetti che vogliono affermare i propri diritti sociali e politici, ma donne e uomini da usare nelle fabbriche, nel commercio, nelle cooperative come forza lavoro precaria e sottopagata. Da oltre quattro mesi i migranti sono costretti a pagare 80 euro per ogni rinnovo del permesso di soggiorno. Gran parte di questi soldi vanno alle Poste Italiane senza che forniscano un servizio e un’assistenza adeguati. L’accordo tra lo Stato e le Poste si è rivelato solo un grande affare per le Poste, un ulteriore costo per i migranti e un notevole allungamento dei tempi per rinnovare i permessi di soggiorno: a tutt'oggi con oltre 10.000 richieste nessuno permesso elettronico è stato consegnato. Bisogna trasferire tutte le pratiche dalle questure e dalle Poste agli enti locali, comuni e circoscrizioni, in modo che i migranti non siano più costretti a fare umilianti code davanti agli sportelli e perché finalmente i permessi di soggiorno siano una normale certificazione amministrativa. Il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro continua ad essere il principale motivo della precarietà dei migranti oltre che rappresentare un costo economico e sociale eccessivo per i migranti: basti pensare che per lavorare i migranti devono avere una casa idonea con tanto di certificazione a norma degli impianti idraulico e elettrico. A fine marzo è entrato in vigore la Legge della Regione Lombardia sui phone center. E’ una legge a dir poco razzista perché impone dei vincoli come per nessuna altra attività commerciale. Si discriminano i phone center perché gestiti soprattutto da migranti. Ma c’è un motivo ancora più grave per battersi contro questa legge: le forze dell’ordine e di polizia locale possono controllare senza alcun mandato le persone che si trovano all’interno e temporaneamente chiudere i phone center durante i controlli. Si vuole colpire non solo i migranti che svolgono questa attività ma tutti i luoghi di incontro di tante donne e uomini immigrati. Per questo i migranti e gli antirazzisti, dopo i presidi davanti alle Poste centrali di Brescia e al Consiglio regionale lombardo e la grande manifestazione del 24 Febbraio tornano in piazza Sabato 12 Maggio 2007
Manifestazione ore 15.00 Piazza della Loggia - Brescia per l’abolizione della legge Bossi-Fini
Associazione Diritti per tutti (Immigrati in lotta), Coordinamento Immigrati Cgil, Forum delle Associazioni degli Immigrati, Associazione Multietnica Castegnato, Centro islamico Vobarno e Valle Sabbia, Associazione islamica Mohammadiah, Associazione Sri Lanka-Italia, Tavolo Migranti social forum,Centro sociale Magazzino 47, Radio Onda d’Urto, Centro sociale 28 maggio SdL Intercategoriale, Centro islamico Bresciano, Confederazione Cobas, Associazione Sinistra Critica, Circolo Fai Arci, Giovani Comunisti
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